mercoledì 23 settembre 2009
Nuova influenza A/H1N1: gestione dei casi nelle scuole
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per l’istruzione, con Circolare n. Prot. A00DPIT/2410 del 18 settembre 2009 ,ha emanato le raccomandazioni e indicazioni operative per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1V, concordate con il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sui comportamenti che le scuole devono osservare per la gestione dei casi di influenza pandemica (VIRUS A/H1N1V) nelle scuole e per la prevenzione della sua diffusione.
Ecco le Raccomandazioni e indicazioni operative per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1V
1. MISURE IGIENICHE E COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE A SCUOLA (da parte degli studenti e del personale)-Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso;
-Corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta respiratoria”): coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l’uso;
-Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche; -Non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre;
-Non mangiare utilizzando le posate di altri;
-Non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune;
-Aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane.
2. RESTARE A CASA QUANDO SI È MALATI
Gli studenti e il personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale* (* generalmente febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, malessere generale e, a volte, vomito e/o diarrea) devono responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed altrui interesse, ed è consigliabile contattare il proprio medico o pediatra di famiglia, quando i sintomi persistono o si aggravano.
I VANTAGGI di tale misura sono:
-evitare l’insorgenza di complicanze dell’influenza per la persona che ne è affetta;
-evitare di contagiare altre persone (tra cui persone che appartengono a categorie a rischio di sviluppare gravi sequele);
-limitare e/o circoscrivere il diffondersi dell’evento morboso.
La riammissione alla vita di comunità è consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico.
Tale periodo, tuttavia, varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre.
Pertanto, si raccomanda di mantenere il flusso informativo tra amministrazione scolastica, ASL, medici e pediatri curanti e genitori in maniera più coerente possibile.
E’ altresì fortemente raccomandata la corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta respiratoria”), come precisato al punto 1.
Poiché è stato evidenziato, tramite test di laboratorio, che i bambini in particolare possono eliminare, attraverso le secrezioni respiratorie, il virus influenzale oltre le 24 ore dalla scomparsa della febbre, seppure con frequenza minore rispetto agli individui febbrili, è raccomandata comunque, al ritorno a scuola, la corretta applicazione della gestione delle secrezioni respiratorie e l’igiene delle mani, per limitare il più possibile il contagio di persone appartenenti a categorie a rischio di complicanze.
La riammissione a scuola avverrà secondo le modalità già in uso nelle singole Regioni e province Autonome.
3. STUDENTI E PERSONALE SCOLASTICO CHE PRESENTANO I SINTOMI INFLUENZALI
In caso di febbre o sintomatologia influenzale* il personale scolastico deve contattare direttamente i genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio.
Nel caso la sindrome influenzale* si manifesti nel personale della scuola, il dirigente scolastico, o chi da lui delegato, lo inviterà a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico curante, il quale si occuperà dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente.
Resta indispensabile e doveroso, ai fini di sanità pubblica, mantenere la gestione trasparente dell’informazione tra il Responsabile dell’Istituzione scolastica, il competente servizio della ASL di riferimento territoriale, i medici curanti (pediatra, medico di medicina generale) e i genitori.
In corrispondenza del picco epidemico atteso, sarà pianificato con le Regioni/PP.AA. un sistema sentinella per monitorare le assenze (dagli asili nido alle scuole superiori), identificando le scuole da coinvolgere per ciascuna Azienda Sanitaria Locale, d’intesa con le Autorità scolastiche.
Tali dati permetteranno di monitorare l’andamento delle assenze rispetto al dato storico degli anni precedenti, l’evoluzione della curva epidemica, l’eventuale presenza di un cluster all’interno di una scuola.
4. GESTIONE DELLA LOGISTICA SCOLASTICA COME PREVENZIONE
In caso di picchi o di focolai diffusi di influenza pandemica da virus AH1N1v, potranno essere implementate misure per limitare gli ‘assembramenti’ e, secondo le indicazioni della ASL competente, si valuterà, da parte dei Dirigenti scolastici, la possibilità di posporre gite scolastiche, eventi e altre manifestazioni che assemblino più classi/istituti scolastici nei periodi di picco della patologia.
5. EVENTUALE CHIUSURA MIRATA DI SCUOLE.
I vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare.
La chiusura può invece mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilità di accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori indicazioni.
Su segnalazione delle autorità sanitarie – ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola.
La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà dalla gravità e dall’estensione della malattia.
Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell’attività didattica, potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento, anche se con altre modalità.
Pubblicato da Staff ius a 2.21 0 commenti
Etichette: prevenzione influenza
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